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La mia valigia ideale :-) La copio da Travel Knitter (http://travelknitter.com/)

La mia valigia ideale 🙂
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Cinzia

Punti che rispuntano (dal 1884!)

Non so dirvi bene come sono arrivata a questa Enciclopedia dei Lavori ad “Ago” del 1884 in uno dei miei giri sul web alla ricerca di s-punti interessanti (la riscoperta della maglia tradizionale, tanto tradizionale da far parte della storia della maglia, e dell’ apprezzamento che ne consegue, è tutta colpa del modo rigoroso ma giocoso con cui la presenta Franklin Habit nella rivista virtuale Knitty). Sono rimasta però incantata dalla semplicità delle spiegazioni d’ esecuzione, chiamate “ricette” e che riesco a capire nonostante i termini usati siano a volte anche molto diversi da quelli moderni. E ho apprezzato subito l’ utilità di tecniche che oggi pratichiamo molto meno, come ad esempio quella sul rammendo di cui vi ho parlato nella nostra pagina su Facebook, spiegate, per una volta, in modo comprensibile anche a noi “moderni”.

Knitting pattern 391 - Illustrazione originale da Encyclopedia of Needlework di T. Dillmont 1884

Knitting pattern 391 – Illustrazione originale da Encyclopedia of Needlework di T. Dillmont 1884

Questo punto, il Knitting pattern nr 392, in particolare, mi ha attirato per la semplicità d’ esecuzione (e di memorizzazione, caratteristica sempre apprezzabile in un punto traforato! Il punto è una ripetizione su tre maglie e 4 ferri per tutta la sua esecuzione) e per la sua versatilità (si adatta a colli, stole, sciarpe, parti decorative in progetti più ampi… ) e l’ ho immaginato subito in un filato vaporoso ma non eccessivamente “peloso”. A farla breve, l’ ho immaginato subito realizzato con uno dei nostri nuovi arrivi in negozio, Silk Alpaca di Katia Yarns, una nuvola trasformata in filo.

Per riprodurre il punto nr 392 ho usato Silk Alpaca di Katia

Per riprodurre il punto nr 392 ho usato Silk Alpaca di Katia

Come trasformo un disegno e una ricetta di maglia del 1884 che recita così:

Knitting Pattern 391 - Punto nr 391, Istruzioni originali

Knitting Pattern 391 – Punto nr 391, Istruzioni originali

In un punto utilizzabile per i miei progetti? Provando, sbagliando, studiando, riprovando. Insomma, facendo un campione:

Knittin pattern 391 - Punto nr 391, il mio tentativo con Silk Alpaca di Katia Yarns

Knittin pattern 391 – Punto nr 391, il mio tentativo con Silk Alpaca di Katia Yarns

Il punto è leggermente diverso da quello illustrato da Thérèse de Dillmont nella sua Enciclopedia, ma dopo aver studiato e cercato il significato esatto di quanto da lei descritto mi sembra di aver eseguito i punti correttamente. E comunque, mi piace molto lo stesso!

Se volete cimentarvi nel punto, se immaginate già come usarlo, eccovi la mia versione personale. E se lo provate, mostratemi i risultati: sono sempre curiosa di sapere che cosa diventa il 1884 riportato nel 2014. E se ci fossero esperti di terminologia storica della maglia e volessero partecipare alla discussione, sono ampiamente benvenuti!

Knitting Pattern 391 - istruzioni in inglese moderno

Knitting Pattern 391 – istruzioni in inglese moderno

Knitting Pattern 391 - Punto maglio 391, Istruzioni in italiano

Knitting Pattern 391 – Punto maglio 391, Istruzioni in italiano

Istruzioni Originali da

ENCYCLOPEDIA OF NEEDLEWORK Di Thérèse de Dillmont, 1884

Punto maglia nr 392

Avviate un numero di maglie divisibile per 3.

1ª riga: 1 gettato, 1 maglia passata a diritto, 2 maglie a diritto, accavallare la maglia passata sulle due maglie lavorate a diritto**, ripetere sempre da * a **

2ª e 4ª riga: a diritto se lavorate in tondo, a rovescio se lavorate in piano

3ª riga: 2 diritti, *1 gettato, 1 maglia passata a diritto, 2 maglie a diritto, accavallare la maglia passata sulle due maglie lavorate a diritto**, ripetere sempre da * a **, finire con 1 diritto

Ripetere sempre le righe da 1 a 4.

Aggiungete 6 maglie di vivagno da lavorare a legaccio per un campione (3 a inizio e 3 a fine giro).

Trovate tempo ogni giorno per le vostre passioni.

Una canotta estiva

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 Poco tempo fa, abbiamo pubblicato sulla pagina Facebook le note per realizzare una canotta estiva velocissima. Successivamente, ne abbiamo realizzato una a misura “Barbie” che ha avuto molto successo: vi proponiamo quindi le istruzioni per aumentare il guardaroba della vostra bambola.

Vi serviranno ferri nr 3, filato di spessore adeguato (25 mt circa), un uncinetto nr 3. Nel nostro campione, un quadrato di 5X5 cm è formato da 25 maglie per 20 ferri.  Le indicazioni che seguono, sono per l’ esecuzione di davanti e dietro in piano, separatamente, e poi cuciti prima dell’ esecuzione di spalline e scollatura. Le indicazioni per il lavoro in circolare sono tra parentesi

Punti utilizzati:

Maglia Rasata:  (un ferro a diritto e un ferro a rovescio lavorando in piano, tutti i ferri a diritti lavorando in tondo)

Accavallato a sinistra: passare due maglie dal ferro sinistro a quello destro senza lavorarle, infilare il ferro sinistro in tutte e due le maglie da dietro, lavorare entrambe le maglie assieme (= diminuzione di una maglia)

Accavallato a destro: lavorare due diritti assieme (= diminuzione di una maglia)

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Seguendo il modello proposto, avviate 20 punti per il davanti e 16 per il dietro se lavorate le due parti separatamente; le due parti si lavorano in modo simmetrico  (35 punti in totale se lavorate in tondo, 20 per il davanti e 15 per il dietro).

Ferri 1-14: lavorate a maglia rasata

Ferro 15-17-19-21-23: 2 diritti; 1 accavallato a sinistra; tutto a diritto fino a 4 maglie dal bordo sinistro; 1 accavallato a destra; 2 diritti (in tondo: proseguire in piano, separatamente, il davanti e il dietro seguendo le stesse indicazioni per il lavoro in piano)

Ferro 16-18-20-22-24: a rovescio

Lasciare in sospeso le maglie centrali sia davanti che dietro, su un ferro ausiliario o su un filo di scarto.

Se avete lavorato in piano, cucite davanti e dietro; se avete lavorato in tondo, procedete al punto successivo.

*Con l’ uncinetto, iniziando dalla parte centrale del sottomanica, e andando verso la parte davanti del top, riprendete 2 maglie su cui lavorare 2 maglie  basse. Continuate lavorando a maglia bassa salendo lungo la scollatura, riprendendo altre 7 maglie fino al punto in cui avete lasciato le maglie in sospeso per la scollatura.

Eseguite 15 catenelle e riagganciatevi con una maglia bassissima nella parte posteriore del top, nel punto in cui avete lasciato le maglie in sospeso. In modo simmetrico alla parte anteriore, scendete lungo la scollatura del top riprendendo 7 maglie e lavorandole a maglia bassa. Riprendete altri 2 punti nel sottomanica andando verso la parte centrale, chiudete con una maglia bassissima sulla prima maglia bassa eseguita.**

Sulla manica opposta, eseguite la stessa lavorazione indicata tra * e **.

Scollatura. Partendo dietro, e dall’ angolo della spalla destra, andate verso la spalla sinistra eseguendo 1 maglia bassa in ogni punto lasciato in sospeso (5 maglie) Arrivati all’ angolo della spalla sinistra,  eseguite 15 catenelle. Riagganciatevi all’ angolo della spalla sinistra sul davanti del lavoro con una maglia bassissima ed eseguite altre maglie basse sui punti rimasti in sospeso sul davanti (10 maglie). Eseguite 15 catenelle e agganciatevi al punto d’ inizio con una maglia bassissima.

Decorazione sul fondo: Partendo dal centro del fianco destro e lavorando lungo il davanti e poi il dietro, lavorate un giro di 35 maglie basse riprendendo le maglie di avvio.

Eseguite un pizzo semplice a piacere, oppure lavorate come segue, per riprodurre quello che abbiamo scelto noi:

Giro 1: lavorando a spirale (ossia continuando a lavorare sopra le maglie del giro precedente, senza aver prima chiuso il giro con una maglia bassissima) lavorate 1 maglia bassa, *1 catenella, saltare 1 maglia sottostante, 1 maglia bassa successiva **; ripetere da * a ** per tutto il bordo.

Giro 2: sempre lavorando a spirale, *1 maglia bassa nella catenella del giro precedente, 1 catenella**, ripetere da * a ** per tutto il giro. Chiudere il giro con una maglia bassissima nella 1a maglia bassa del secondo giro, spezzare il filo.

Nascondere le codine di filo del lavoro, trovare una Barbie, farle indossare la canotta.

Fatto!

Scriveteci se avete bisogno di chiarimenti, mandateci le vostre foto se realizzate questo progetto (o altri lavori proposti nel blog): pubblicheremo tutto sulla pagina Facebook!

3 Progetti scacciapensieri (2)

LA KEFIAH FREEFORM DI LAURA SORIA

Abbiamo conosciuto Laura Soria nel web, attraverso frequentazioni comuni su Facebook. Di lei, ci ha colpito subito il garbo e la discrezione con cui si presenta, chiede, offre, ma ancora di più la determinazione con cui porta avanti il suo progetto di far conoscere (e di insegnare) l’ uncinetto freeform. Il freeform è una tecnica di creazione senza schemi, ma con regole e indicazioni di accostamenti e di cromatismi, che permette di realizzare lavori unici e irripetibili. Dell’ uncinetto freeform, Laura è una esecutrice di fama internazionale (“Crochetteuse Extraordinaire” è stata definita) e maestra, e lo sta divulgando in Italia attraverso la sua scuola online (sempre più numerosa), oltre che di persona durante corsi itineranti.

Uno degli effetti inevitabili di questa tecnica, è il senso di rilassatezza che porta con sé poiché unisce lavoro manuale libero da schemi prefissati e colori. E tra i lavori creati da Laura per la sua classe online di freeform, quello che finora ci ha trasmesso di più questa sensazione è la kefiah realizzata con una “magic ball” (ossia, un gomitolo di filati tutti diversi per colore e composizione, omogenei per spessore, alternati e ripetuti a piacere dell’ artista, e che si susseguono casualmente nel lavoro: l’ alternanza non controllata rende unico qualsiasi progetto realizzato utilizzando la “palla magica”). Una magic ball può essere acquistata già pronta:

Magic ball di Jimmy Beans wool

Magic ball di Jimmy Beans wool

Oppure possiamo realizzarla noi (Laura vi darà tutte le indicazioni per farne di ricchissime), ottenendo effetti come quelli proposti da Threads And Roses:

Magic ball che accosta filati e altri materiali

Magic ball che accosta filati e altri materiali

La kefiah, è realizzata attraverso la creazione di una rete di catenelle (per realizzarne una è sufficiente saper fare catenelle e maglia bassa), unite in modo molto intuitivo a formare un triangolo già completo di frange, da rifinire poi a piacere (le allieve di Laura hanno usato perline, nodi, frange freeform a turacciolo o di altro tipo):

La mia kefiah in mohair!

La mia kefiah in mohair!

Realizzarne una richiede un po’ di attenzione nella preparazione della base su cui lavorare (perché deve rispettare proporzioni ben determinate per la riuscita di un progetto armonico). Successivamente, sulla base, andranno a legarsi file di catenelle sempre uguali nella tecnica e sempre diverse negli accostamenti grazie allo srotolarsi sul vostro uncinetto della magic ball: resterete sorpresi dai risultati e vi troverete ad aspettare il prossimo cambio di colore e di materiale per vedere come si fonde allegramente con i precedenti.

Se vi abbiamo incuriositi abbastanza, potete chiedere a Laura di entrare a far parte della sua classe di freeform, dove vi farà dono di questo e di altri progetti sorprendenti.

3 Progetti Scacciapensieri (1)

Ripetere un’ azione meccanica monotona, ordinata e precisa, costringe la mente a seguire il movimento delle mani e la astrae dalle preoccupazioni. Lavorare a maglia o uncinetto produce gli stessi benefici della meditazione e della preghiera, con l’ ulteriore vantaggio di lasciarci tra le mani un lavoro finito e aumentare così anche la nostra autostima.

Ci sono anche studi scientifici che ci spiegano come il ritmo costante e ripetuto dei ferri e dell’ uncinetto che intrecciano il filo attivi la zona prefrontale della corteccia cerebrale che è adibita ai pensieri superiori, abbassando il cortisolo (l’ ormone prodotto in caso di stress). Io mi accontento di avere una spiegazione plausibile per poter comprare altri filati.

Portiamo questa scienza alle vette. Cercando un’ idea per un lavoro all’ uncinetto che fosse totalmente senza pensieri, con uno schema semplicissimo (uno di quelli in cui “le mani vanno da sole”), ho pensato al punto più semplice per eccellenza: la catenella. Che ci faccio con la catenella? Sì fa (per chilometri!) quando si impara, è il supplizio di un avvio che non viene mai abbastanza regolare, mica è “lavorare” vero. E invece, può essere la base portante di un bell’ accessorio.

Vi propongo 3 progetti, tutti eseguiti con la sola catenella e pochissima maglia bassa, adatti anche ai super-principianti ma che danno come prodotto finito un accessorio bello, elegante, unico, e di grande impatto. Proviamo a farli insieme, in una mini-serie di 3 post, uno per ogni progetto: uno scaldacollo, una kefiah e una collana.

1 – Scaldacollo di catenelle

Prendete un uncinetto misura tra 5mm e 8mm, un gomitolo di filato di spessore adatto all’ uncinetto scelto, invernale o estivo purché sia moooolto morbido e non pizzichi. Iniziate a fare catenelle. Catenelle, catenelle, catenelle, continuate con le catenelle finché finisce il filato o la vostra voglia di uncinettare. Che cosa facciamo ora con i chilometri di catenelle prodotti?

Una collana calda:

The Chain Necklace - Sara Dudek

Questa è di Sara Dudek di Sans Limites Crochet, le istruzioni in inglese sono scaricabili gratuitamente su Ravelry. Fondamentalmente, tantissime catenelle cucite ad anello e un trucco per nascondere il punto di sutura.

Facciamo bello scaldacollo:

Spring Chain Cowl - MaybeMatilda

Rachel mostra tutto il procedimento per farlo (anche le catenelle passo-a-passo) sul suo blog MaybeMatilda.

Facciamo una sciarpona elegante e sepre di tendenza negli ultimi anni, una sciarpona infinita (Infinity Scarf) ad anello:

Cowl - Nomsa

Questa è di Ashlee, velocissima e caldissima, spiegata nel suo blog Nomsa.

Il procedimento è simile per tutte e 3 le varianti, cambiano lo spessore e la quantità di filato utilizzato. Tutte le descrizioni sono in inglese, se avete difficoltà con l’ originale, chiediamo insieme alle varie creatrici di poter pubblicare una traduzione in italiano.

Nel prossimo post, una kefiah sorprendente.